CHI E’ IL CONSULENTE TECNICO DI PARTE (CTP)?
Secondo quanto riportato dal codice di procedura civile Art. 61. Consulente tecnico “Quando è necessario, il giudice può farsi assistere, per il compimento di singoli atti o per tutto il processo, da uno o più consulenti di particolare competenza tecnica (CTU durante il processo civile, Perito d’Ufficio durante il processo penale)”.
Quando il giudice chiede a un esperto una consulenza tecnica, è diritto delle parti nominare periti di loro fiducia (CTP – Consulente Tecnico di Parte) (Art. 225 c.p.p.).
Il CTP:
- Mette a disposizione del Giudice la tecnica della disciplina psicologica per portare elementi di riflessione, confronto e valutazione delle situazioni oggetto del quesito
- Mette a disposizione del Cliente la propria professionalità e competenza in ambito giuridico per verificare che il lavoro del CTU sia svolto in modo corretto
- Collabora con il CTU per reperire dati oggettivi
- In qualunque momento può proporre, verbalmente o per iscritto, osservazioni o istanze al CTU che, se richiesto, dovranno essere agli atti
- Porta agli occhi del Giudice la posizione del proprio Cliente
- Interagisce in più momenti con il proprio Cliente, sia prima dell’inizio della consulenza tecnica (con colloqui di conoscenza e con la lettura degli “atti”), che durante la CTU stessa, svolgendo colloqui di riflessione e monitoraggio sull’andamento della consulenza stessa
- Sarà presente durante tutte le operazioni peritali, avendo anche momenti di confronto con il CTU e gli eventuali altri CTP
Al termine dei lavori peritali il CTP presenta una relazione in cui propone osservazioni sulla relazione del CTU.
Il Giudice può così prendere in esame le eventuali alternative o obiezioni che il CTP ha mosso all’operato del CTU.
Il CTP può anche far rilevare anomalie sul metodo utilizzato, le conclusioni raggiunte e sulla correttezza scientifica e perfino deontologica del CTU.
Esempi di situazioni in cui può essere richiesta una consulenza tecnica:
- Nei casi di separazione/divorzio e affido dei minori
- Nei casi di danno biologico di natura psichica: danno psichico da mobbing, danno psichico da menomazione somatica, danno psichico da lutto
- Nei casi di valutazione della capacità a testimoniare nei procedimenti per maltrattamento e abuso su minori
- Nei casi di valutazione della capacità di intendere e volere
- Nei casi di valutazione della pericolosità sociale
CONSULENZA TECNICA STRAGIUDIZIALE
La consulenza tecnica stragiudiziale, invece, consiste in un accertamento tecnico-scientifico preventivo.
Può essere richiesta dal proprio Avvocato essenzialmente per due motivi:
- Trovare una soluzione pacifica che consenta di evitare un giudizio
- Ottenere informazioni per andare a giudizio il più preparati possibile
Ambiti in cui può essere richiesta una consulenza tecnica stragiudiziale:
- Ambito civile: nei casi di valutazione per l’idoneità genitoriale, danno da lutto, danno da sinistro stradale, danno morale, danno psichico, mobbing, capacità dell’interdicendo o inabilitando, capacità di disporre per testamento ecc…
- Ambito penale: nei casi di valutazione per la capacità intendere e volere, per la determinazione di imputabilità e pericolosità sociale ecc…